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News » Assicurazione auto: come scegliere quella giusta?

Data di pubblicazione: 24-07-2017

 

Tra tutte le incombenze dell’automobilista, l'assicurazione rappresenta certamente un fardello pesante; e la scelta della polizza giusta è una decisione importante perché da essa dipendono le coperture di cui potremo disporre una volta sulla strada e (incrociando le dita perché non succeda) in caso di incidente.

 

Una miriade di offerte diverse ci giungono da giornali, tv e internet; una quantità di informazioni, prezzi e promesse, ma a cosa dobbiamo fare attenzione quando scegliamo una polizza per la nostra auto? Come spesso accade l’inghippo sta nei dettagli, e bisogna dunque leggere e rileggere tutte le pagine del contratto e non farsi catturare solo da una buona offerta e un prezzo allettante. Valutare con attenzione il contratto e il preventivo, ma anche tutte le clausole, la nota informativa e le condizioni dello stesso.
 

In Italia esistono numerose compagnie assicurative cui rivolgersi per l’RCA (più di una ventina), che operano attraverso agenzie dirette e indirette. La liberalizzazione ha permesso la gestione autonoma delle tariffe e permette di costruire su misura la tariffa della nostra assicurazione in base alle nostre esigenze.

 

Personalizzare la propria tariffa

Il calcolo del costo annuo della polizza RCA viene effettuato in base ad una serie di elementi che variano da cliente a cliente. Per questo è necessario richiedere un preventivo personalizzato per valutare caso per caso le caratteristiche di cui abbiamo bisogno. Le caratteristiche che determinao il premio della polizza sono:

  • tipologia dell’automobile (modello, anno di immatricolazione, cilindrata, potenza, ecc);
  • caratteristiche personali del richiedente (ad esempio l’età);
  • il numero di incidenti in cui si è rimasti coinvolti;
  • le estensioni della copertura.

 

Cosa valutare in una polizza

Una qualsiasi ricerca più o meno approfondita produrrà un sacco di preventivi diversi. Parecchi siti web possono farci un rapido calcolo del prezzo della nostra polizza fornendo pochi semplici dati. Cosa dobbiamo controllare dunque in fase di scelta di una nuova assicurazione?
 

Sembra banale, ma confrontare i prezzi non è il primo step che conviene affrontare. Dopo aver richiesto i preventivi ricordatevi di controllare:

  • che il contratto proposto sia conforme a quanto abbiamo effettivamente richiesto;
  • che la tariffa sia stata calcolata in base al nostro livello bonus malus corretto;
  • l’ammontare della franchigia;
  • i vari massimali previsti;
  • le garanzie opzionali;
  • clausole di esclusione o limitative;
  • estensione della copertura a tutto il territorio europeo.
     

Come dicevamo dunque è importante non soffermarsi solo sul prezzo che ci viene proposto, ma anche sulla quantità e qualità dei servizi accessori offerti. Certo un prezzo particolarmente conveniente può essere allettante, ma occorre controllare con particolare attenzione due elementi principali: i massimali e la franchigia. Il primo indica la cifra massima effettivamente pagata dall’assicurazione per coprire danni causati a cose e persone. Generalmente per la responsabilità civile il massimale è per legge piuttosto elevato, ma occorre comunque prestarvi attenzione per evitare spiacevoli sorprese, anche e soprattutto per le coperture accessorie. La franchigia invece indica una cifra (fissa o stabilita in percentuale al valore del danno) che rimane comunque a carico dell’assicurato in ogni caso. Attenzione dunque all’entità di questo valore perché può poi rivelarsi uno spiacevole equivoco in caso di incidente.

 

Le tipologie di polizze

Oltre alla classica RCA obbligatoria per legge e che copre la responsabilità civile dell’autoveicolo, si aggiungono altre tipologie di copertura definite accessorie, che vengono invece calcolate in base al valore del mezzo che vogliamo assicurare. Alcune sono più conosciute, altre meno:

  • furto (che copre i danni materiali e diretti e il furto totale o parziale del mezzo);
  • incendio (copre i danni della vettura, relativi alla combustione con fiamma, fulmine, scoppio, esplosione, caduta aerei, acqua condotta, urto con altri veicoli stradali, sia nel caso in cui l'auto fosse in circolazione, sia che essa fosse parcheggiata; spesso le compagnie creano un'unica polizza, accoppiando il furto e l'incendio obbligando i propri clienti all'acquisto di entrambe le coperture);
  • copertura per guasti accidentali: la cosiddetta Kasco. Può essere a valore intero, con la quale è possibile risarcire qualsiasi danno sul veicolo ad un prezzo chiaramente maggiore; a primo rischio assoluto, con un massimale prestabilito dal contratto indipendentemente dal valore del veicolo; a primo rischio relativo, con un massimale calcolato in base alla percentuale rapportata al valore della vettura; a secondo rischio, simile al contratto di primo rischio relativo con la sola aggiunta di una franchigia; a collisione, detta anche mini-kasko, valida solo per i danni derivati dallo scontro con un altro veicolo;
  • infortuni del conducente;
  • sospensione della patente;
  • agenti atmosferici (copre tutti i danni materiali riportati dal veicolo in caso di bufera, tempesta, grandine, inondazione, alluvione, tromba d'aria, frana, slavina, valanga e uragano);
  • atti vandalici;
  • assistenza completa (in caso di avaria o incidente).
     

Considerando che le coperture accessorie sono calcolate in base al valore del veicolo derivate dalle quotazioni indicate da agenzie o riviste specializzate, è il caso di accertarsi che il valore assicurato sia uguale o al massimo leggermente più alto rispetto al vero valore del veicolo. Il quale peraltro scenderà di anno in anno, e ad ogni rinnovo il il premio dovrà essere ricalcolato; inoltre in molti casi, le polizze accessorie non prevedono un massimale, ma possono inserire un costo di franchigia.